Litri: 5
Uve: Dolcetto
Colore: rosso rubino con riflessi violacei
Naso: vinoso, sentori di mora e ciliegia
Bocca: pieno, morbido e asciutto
Adatto a tutto pasto su piatti saporiti
Gradazione alcolica: 12,5% vol.
Il Dolcetto è un vitigno rosso autoctono del Piemonte ed è anche il nome del vino prodotto da questo vitigno. La storia del Dolcetto risale a diversi secoli fa.
L’origine precisa del Dolcetto non è del tutto chiara, ma si ritiene che abbia radici antiche nella regione piemontese. Il nome “Dolcetto” deriva dal termine italiano “dolce”, che fa riferimento alla relativa dolcezza dei suoi acini rispetto ad altri vitigni come il Nebbiolo.
Per lungo tempo, il Dolcetto è stato considerato un vitigno secondario rispetto al Nebbiolo, il cui vino più famoso è il Barolo. Tuttavia, il Dolcetto ha sempre avuto un ruolo importante nell’agricoltura e nella vita quotidiana delle comunità piemontesi, grazie alla sua capacità di produrre vini piacevoli, facili da bere e adatti al consumo quotidiano.
Negli ultimi decenni, il Dolcetto ha guadagnato sempre più popolarità sia in Italia che all’estero, grazie al suo carattere fruttato, alla sua freschezza e alla sua versatilità. Oggi, i vini Dolcetto sono apprezzati per la loro accessibilità e il loro ottimo rapporto qualità-prezzo.
La coltivazione del Dolcetto è concentrata principalmente nelle colline del Piemonte, dove il terroir calcareo e il clima continentale moderato forniscono le condizioni ottimali per la produzione di vini di alta qualità. Le denominazioni più note per il Dolcetto includono il Dolcetto d’Alba, il Dolcetto di Dogliani e il Dolcetto di Diano d’Alba.
La storia del Dolcetto è quindi una storia di tradizione e resilienza, in cui un vitigno una volta considerato di seconda categoria ha conquistato un posto di rilievo nel panorama vinicolo piemontese, celebrato per la sua autenticità e il suo carattere distintivo.
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